lunedì 30 dicembre 2013

IMPETUS Castegnato 2013, ultima di campionato!!




Si è svolto domenica 08/13 a Castegnato (Bs), nell’ambito del prestigioso BIG Lan Party, ultima prova del Campionato Italiano 2013 di IMPETUS, nella versione 15 mm / 400 pt, che ha visto laurearsi il nostro Giorgio Belotti  nuovo campione italiano 15mm.
 
sala giochi.......
  Vivisimi complimenti a tutti i partecipanti in modo particolare ai primi tre classificati, premiati dall'assessore Orizio e dalla nostra valletta.

Quartieri Giltrad terzo classificato.
Belotti Giorgio classificato al secondo posto, ma grazie  a questo piazzamento si laurea campione italiano 15mm.
Guarnieri Marco vincitore del torneo
Un grazie particolare algi organizzatori, Thomas e Luca e all'associazione ludica di Castegnato BIG ovvero Brothers in games  con Marco, Roby, e tutti gli altri.

panoramica della palestra con le postazione LAN dei PC
Thomas, Luca e Marco.........
 La classifica finale del torneo:

1 - GUARNIERI Marco - Bizantini di Giustiniano 297 20
2 - BELOTTI Giorgio - Ayyubidi 290 15
3 - QUARTIERI Giltrad - Mongoli della Conquista 268 10
4  -PELLATTIERO Luca - Mongoli della Conquista 263 7
5 - SARTORI Lorenzo- Avari 186 6
6 - VANTIN Yuri - Tardo Sasanidi 184 6
7 - BELOTTI Mattia - Tardo Crociati 176 6
8 - BERTO Roberto - Ayyubidi 166 5
9 - QUARTIERI Fabrizio - Primi Russi 155 5
10 - BELLISSIMO Giuseppe - Inglesi tardo feudali 140 5
11 - CACCAVERI Andrea - Francesi feudali 1150-1330 139 4
12 - CASAROTTO Nicola - Teutonici XIII sec. 126 4
13 - MORA Enrico - Imperiali 1150-1340 124 4
14  - GARBINI Raffaele - Primi Crociati 106 3
15 - WATSON Frazer - Teutonici XIII sec. 99 3
15 - ZAMMARCHI Luca - Tardo Crociati 99 2
17 - GARBILLO Davide - Primi samurai 81 2

18 - MARCHINA Marco - Inglesi tardo feudali 41 1



 Link dove scaricare la classifica finale nazionale 2013;  http://www.dadiepiombo.it/images/stories/dp/camp1513.pdf

lunedì 23 dicembre 2013

Il grande inganno.

6 giugno 1944, scatta l'operazione Operazione Overlord, lo Sbarco in Normandia; la più grande operazione militare nella storia della guerra del XX secolo. Ma non tutti sanno che per permettere che tale impresa risultasse un successo, fu intrapresa la più grande operazione di inganno della storia.
Subito dopo aver deciso la pianificazione dello sbarco in Normandia, scattò l'operazione Bodyguard, una vera e propria operazione di depistaggio che servì agli alleati a coprire le vere intenzioni e mettere i tedeschi sulla graticola riducendo la possibilità di una forte controffensiva da parte delle loro unità migliori. Il tutto riusci alla perfezione grazie alla complicità e dalla compromissione di tutte le spie tedesche nel Regno Unito che facevano il doppio gioco, che permise di agevolare il tutto. Gli Alleati erano riusciti, in oltre, a portare a termine con successo tali serie di operazioni d'inganno, soprattutto grazie alla decrittazione dei codici militari tedeschi da parte dei britannici e al recupero dell'Enigma, la macchina tedesca per la decodifica delle trasmissioni in codice  e abilmente usata dagli inglesi.
La linea difensiva tedesca sull'atlantico partiva dalla Norvegia e arrivava fino alla Spagna, una linea molto lunga da difendere ma i tedeschi disposero le unità in modo da facilitare il raggiungimento di tutte le zone in modo pratico e veloce.  
Per non dare punti di riferimento sulla zona di sbarco vennero create una serie di false informazioni da dare in pasto ai servizi di informazione tedeschi, e per dare più credibilità venne scomodati una serie di personaggi molto altisonanti che avrebbero dato molta credibilità a tali operazioni.   
Andiamo per ordine. 
La prima operazione di depistaggio fu chiamata Fortitude nord, poi denominata Skye; in questa operazione una serie di falsi messaggi radio fecero credere che nelle vicinanze di Edimburgo, in Scozia, una fantomatica 4a armata inglese si stava addestrando con lo scopo di compiere una operazione anfibia nella Norvegia, cosi facendo costrinse i tedeschi a trasferire una consistente armata in Norvegia. Per far si che il nemico cadesse nel tranello vennero realizzati una serie finte basi militari, caserme e perfino di finti squadroni aerei Perfino i media inglesi cooperarono attivamente a questo inganno trasmettendo falsi risultati di calcio e falsi annunci di nozze da parte di truppe inesistenti. Addirittura per rendere la cosa più credibile venne inserita una nuova operazione chiamata Graffham, un inganno politico rivolto contro la Svezia, come complemento a Fortitude Nord. L'obiettivo era convincere l'intelligence tedesco che gli Alleati stavano attivamente stabilendo legami politici con la Svezia, in preparazione ad un'imminente invasione della Norvegia. Tutto ciò richiedeva diversi incontri tra ufficiali britannici e svedesi e l'uso di agenti doppiogiochisti. Durante la guerra, la Svezia mantenne la neutralità ma i britannici speravano che se gli svedesi credevano all'imminente invasione della Norvegia, la notizia sarebbe giunta alle orecchie dei tedeschi.
Uno degli Sherman  finti  usati  da  Dudley Clarke
La seconda operazione fu la Fortitude sud, poi ridenominata Quicksilver: per questa operazione che prevedeva di far credere ai tedeschi che lo sbarco dovesse avvenire nella zona di Calais, gli alleati crearono un intero esercito finto, il FUSAG. Questo FUSAG, First United States Army Group, era in gran parte finto ad eccezione del comandante, il generale George Patton, fatto rientrare in tutta fretta dall'Italia. A parte il generale e alcune piccole unita di fanteria, qualche pezzo d'artiglieria, qualche carro armato, tutto il resto era finto, creato dal genio della finzione Dudley Clarke e dal suo staff, già famoso per i bluff realizzati in Nordafrica, che realizzò una vera e propria armata con mezzi di gomma, con piccoli camion trasformati in autoblindo o Half Truck con pezzi di lamiere, e tanto altro il tutto per ingannare la ricognizione e gli eventuali agenti tedeschi e far convincere ancora di più che lo sbarco potesse avvenire nel tratto di Manica più breve. Venne crata pure una falsa flotta navale fatta con tutto il naviglio dismesso presente sul Tamigi e trasformato con abilità da Clarke e la sua unità.  Alcune unità token e l'intera sezione di trasmissioni generava un falso traffico di comunicazioni radio tra unità inesistenti. Patton era impopolare presso l'alto comando alleato ma era considerato, anche dai tedeschi, uno dei maggiori esperti di guerra con carri armati, facendo così sembrare il FUSAG una temibile minaccia.
Il Generale George Patton
Un'altro inganno fu l'operazione Copperhead che prevedeva lo sbarco non nel nord della Francia ma a sud a Marsiglia. Bevan e la London Controlling Sections furono incaricati di inventare un'elaborata messa in scena per coprire lo sbarco in Normandia, una conferma della teoria formulata per prima da Clarke e Wavell che ogni vera operazione dovrebbe averne una complementare completamente fasulla. La concentrazione di attenzioni sulla Francia lasciò Clarke a sostenere la spinta degli Alleati in Italia. Clarke notò che "le circostanze peculiari del teatro mediterraneo rendevano impossibile avere un vuoto di più di una settimana o due tra i piani d'inganno", e in rapida successione la 'A' Force creò una vasta serie d'inganni, che includevano le fantomatiche operazioni Oakenfield e Zeppelin, che prevedeva uno sbarco in Grecia e o nei Balcani; e più tardi, in quella primavera venne creata l'operazione Copperhead.
Il Generale Bernard Montgomery
Anche qui fu creato un fantomatico esercito fantoccio creato dallo stesso Dudley Clarke, e per dare ancora più credibilità al tutto venne posto al comando di tale operazione nientemeno che Bernard Montgomery.  Ma Montgomery era stato recentemente trasferito in Inghilterra per prendere il comando delle forze di terra destinate all'invasione della Normandia. Così per confondere i tedeschi e convincerli ancora di più sulla veridicità dell'operazione, Clarke individuò un sosia, un attore del periodo dell'anteguerra, il luogotenente Meyerick Edward Clifton Jones, come sostituto, data la grande somiglianza e lo portò nel Mediterraneo con una grande cerimonia. E anche qui i tedeschi abboccarono e alla grande tanto da trasferire una parte delle armate del gruppo B nel sud della Francia. 
Il luogotenente Meyerick Edward Clifton Jone
Anche durante lo svolgimento dello stesso sbarco, le operazioni di inganno continuarono: nel Canale della Manica furono svolte delle elaborate operazioni d'inganno chiamate rispettivamente Glimmer, Taxable e Big Drum. Piccole navi e aerei simularono una flotta d'invasione di fronte alla Passo di Calais, Capo d'Antifer e sul fronte occidentale della vera area di sbarco. Nel frattempo, l'Operazione Titanic coinvolse la RAF che lanciò paracadutisti fantoccio a est e a ovest della Normandia, in contemporanea Joan Pujol Garcìa l'agente doppiogiochista Garbo,  tenuto in grande considerazione e ritenuto molto affidabile dai tedeschi, trasmise a questi dei dettagli, falsi, del  falso piano d'invasione alleato con una ulteriore informazione, cioè che l'invasione in Normandia era solo un diversivo. L'informazione fu trasmessa dai britannici a Garbo nel tentativo di accrescerne la credibilità e in un periodo in cui i tedeschi non avrebbero fatto in tempo a rafforzare le difese presso il vero obiettivo, la Normandia, tantevvero che i tedeschi credettero che i lanci di paracadutisti da parte di inglesi e americani fossero solo un depistaggio e una serie di operazione diversive per distrarre tutti dal vero obiettivo, Calais, e non la vera e propria invasione, e persino l'avvistamento delle navi al largo della stessa Normandia fù considerato come  un tranello. 
Joan Pujol Garcìa, l'agente Garbo 
Tale confusione fece si che la maggior parte delle unita d'elite tedesche non fossero spostate dalle loro zone di competenza rallentando le operazioni di contrattacco tedesche e permettendo lo sbarco in modo più semplice e con meno rischi. 
Conclusione:    
Molto spesso il successo di determinate operazioni dipende dalla “pubblicità” che ruota attorno a loro e ciò che si fa credere realmente al nemico