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giugno 1944, scatta l'operazione Operazione Overlord,
lo Sbarco in
Normandia; la più grande operazione militare nella storia della
guerra del XX secolo. Ma non tutti sanno che per permettere che tale
impresa risultasse un successo, fu intrapresa la più grande operazione di inganno della
storia.
Subito dopo aver deciso la pianificazione dello sbarco in Normandia, scattò
l'operazione Bodyguard,
una vera e propria operazione di depistaggio che servì agli alleati a
coprire le vere intenzioni e mettere i tedeschi sulla graticola
riducendo la possibilità di una forte controffensiva da parte delle loro unità migliori.
Il tutto riusci alla perfezione grazie alla complicità e dalla compromissione di tutte le spie tedesche nel Regno Unito che facevano il doppio gioco, che permise di
agevolare il tutto. Gli
Alleati erano riusciti, in oltre, a portare a termine con successo tali serie di
operazioni d'inganno, soprattutto grazie alla decrittazione dei
codici militari tedeschi da parte dei britannici e al recupero dell'Enigma, la macchina tedesca per la decodifica delle trasmissioni in codice e abilmente usata dagli inglesi.
La
linea difensiva tedesca sull'atlantico partiva dalla Norvegia e
arrivava fino alla Spagna, una linea molto lunga da difendere ma i
tedeschi disposero le unità in modo da facilitare il raggiungimento
di tutte le zone in modo pratico e veloce.
Per
non dare punti di riferimento sulla zona di sbarco vennero create
una serie di false informazioni da dare in pasto ai servizi di
informazione tedeschi, e per dare più credibilità venne scomodati
una serie di personaggi molto altisonanti che avrebbero dato molta
credibilità a tali operazioni.
Andiamo
per ordine.
La
prima operazione di depistaggio fu chiamata Fortitude nord, poi
denominata Skye; in questa operazione una serie di falsi messaggi
radio fecero credere che nelle vicinanze di Edimburgo, in Scozia, una fantomatica 4a armata inglese si stava addestrando con lo scopo di compiere una
operazione anfibia nella Norvegia, cosi facendo costrinse i tedeschi
a trasferire una consistente armata in Norvegia. Per far si che il
nemico cadesse nel tranello vennero realizzati una serie finte basi
militari, caserme e perfino di finti squadroni aerei Perfino
i media inglesi cooperarono attivamente a questo inganno
trasmettendo falsi risultati di calcio e falsi annunci di nozze da
parte di truppe inesistenti.
Addirittura per rendere la cosa più credibile venne inserita una
nuova operazione chiamata Graffham, un
inganno politico rivolto contro la Svezia, come complemento a
Fortitude Nord. L'obiettivo era convincere l'intelligence tedesco che
gli Alleati stavano attivamente stabilendo legami politici con la
Svezia, in preparazione ad un'imminente invasione della Norvegia.
Tutto ciò richiedeva diversi incontri tra ufficiali britannici e
svedesi e l'uso di agenti doppiogiochisti. Durante la guerra, la
Svezia mantenne la neutralità ma i britannici speravano che se gli
svedesi credevano all'imminente invasione della Norvegia, la notizia
sarebbe giunta alle orecchie dei tedeschi.
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Uno degli Sherman finti usati da Dudley
Clarke |
La
seconda operazione fu la Fortitude sud, poi ridenominata Quicksilver: per questa operazione che prevedeva di far credere ai tedeschi che lo sbarco
dovesse avvenire nella zona di Calais, gli
alleati crearono un intero esercito finto, il FUSAG. Questo FUSAG, First United States Army Group,
era in gran parte finto ad eccezione del comandante, il generale
George Patton, fatto rientrare in tutta fretta dall'Italia. A parte
il generale e alcune piccole unita di fanteria, qualche pezzo
d'artiglieria, qualche carro armato, tutto il resto era finto, creato
dal genio della finzione Dudley Clarke e dal suo staff, già famoso
per i bluff realizzati in Nordafrica, che realizzò una vera e
propria armata con mezzi di gomma, con piccoli camion trasformati in
autoblindo o Half Truck con pezzi di lamiere, e tanto altro il tutto
per ingannare la ricognizione e gli eventuali agenti tedeschi e far
convincere ancora di più che lo sbarco potesse avvenire nel tratto
di Manica più breve. Venne crata pure una falsa flotta navale fatta con tutto il naviglio dismesso presente sul Tamigi e trasformato con abilità da Clarke e la sua unità. Alcune unità token e l'intera sezione di
trasmissioni generava un falso traffico di comunicazioni radio tra
unità inesistenti. Patton era impopolare presso l'alto comando
alleato ma era considerato, anche dai tedeschi, uno dei maggiori
esperti di guerra con carri armati, facendo così sembrare il FUSAG
una temibile minaccia.
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Il Generale George Patton |
Un'altro
inganno fu l'operazione Copperhead che prevedeva lo sbarco non nel
nord della Francia ma a sud a Marsiglia. Bevan
e la London Controlling Sections furono incaricati di inventare
un'elaborata messa in scena per coprire lo sbarco in Normandia,
una conferma della teoria formulata per prima da Clarke e Wavell che
ogni vera operazione dovrebbe averne una complementare completamente
fasulla. La concentrazione di attenzioni sulla Francia lasciò Clarke
a sostenere la spinta degli Alleati in Italia. Clarke notò che "le
circostanze peculiari del teatro mediterraneo rendevano impossibile
avere un vuoto di più di una settimana o due tra i piani d'inganno",
e in rapida successione la 'A' Force creò una vasta serie d'inganni,
che includevano le fantomatiche operazioni Oakenfield e Zeppelin, che
prevedeva uno sbarco in Grecia e o nei Balcani; e più tardi, in
quella primavera venne creata l'operazione Copperhead.
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Il Generale Bernard Montgomery |
Anche
qui fu creato un fantomatico esercito fantoccio creato dallo stesso Dudley
Clarke, e per dare ancora più credibilità al tutto venne posto al comando di tale operazione nientemeno che Bernard
Montgomery. Ma Montgomery era stato recentemente trasferito in
Inghilterra per prendere il comando delle forze di terra destinate
all'invasione della Normandia.
Così per confondere i tedeschi e convincerli ancora di più sulla
veridicità dell'operazione, Clarke individuò un sosia, un attore
del periodo dell'anteguerra, il luogotenente Meyerick Edward Clifton
Jones, come sostituto, data la grande somiglianza e lo portò nel
Mediterraneo con una grande cerimonia. E anche qui i tedeschi
abboccarono e alla grande tanto da trasferire una parte delle armate
del gruppo B nel sud della Francia.
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Il luogotenente Meyerick Edward Clifton Jone |
Anche durante lo
svolgimento dello stesso sbarco, le operazioni di inganno
continuarono: nel Canale della Manica furono svolte delle elaborate
operazioni d'inganno chiamate rispettivamente Glimmer, Taxable e Big Drum.
Piccole
navi e aerei simularono una flotta d'invasione di fronte alla Passo
di Calais, Capo d'Antifer e sul fronte occidentale della vera area di
sbarco. Nel frattempo, l'Operazione Titanic coinvolse la RAF che
lanciò paracadutisti fantoccio a est e a ovest della Normandia, in contemporanea Joan Pujol Garcìa l'agente doppiogiochista Garbo, tenuto in grande considerazione e ritenuto molto affidabile dai tedeschi, trasmise a questi dei dettagli, falsi, del falso piano d'invasione alleato con una ulteriore informazione, cioè che
l'invasione in Normandia era solo un diversivo. L'informazione fu
trasmessa dai britannici a Garbo nel tentativo di accrescerne la
credibilità e in un periodo in cui i tedeschi non avrebbero fatto in
tempo a rafforzare le difese presso il vero obiettivo, la Normandia, tantevvero che i tedeschi
credettero che i lanci di paracadutisti da parte di inglesi e
americani fossero solo un depistaggio e una serie di operazione
diversive per distrarre tutti dal vero obiettivo, Calais, e non la vera e propria invasione, e persino l'avvistamento delle navi al largo della stessa Normandia fù considerato come un tranello.
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Joan Pujol Garcìa, l'agente Garbo |
Tale confusione fece si che la
maggior parte delle unita d'elite tedesche non fossero spostate dalle
loro zone di competenza rallentando le operazioni di contrattacco
tedesche e permettendo lo sbarco in modo più semplice e con meno
rischi.
Conclusione:
Molto
spesso il successo di determinate operazioni dipende dalla
“pubblicità” che ruota attorno a loro e ciò che si fa credere
realmente al nemico